Devi duplicare una chiave? Ti diciamo anche da dove vengono! Le usiamo tutti i giorni e probabilmente non sappiamo nulla su di loro. Le chiavi affascinano l’uomo da secoli e, ancor oggi, ci sono persone che comprano una serratura basandosi sul design della chiave e non sulla qualità del dispositivo di chiusura vero e proprio. Perchè si sa, ogni chiave ha una storia.
La storia delle chiavi inizia con la comparsa delle prime serrature nell’antica Babilonia e in Egitto, 6.000 anni fa. Utilizzando chiavi di legno a forma di spazzolino, gli Egizi potevano sollevare i piccoli perni delle serrature e sbloccare i catenacci. Purtroppo, questo progetto presentava diversi svantaggi: sia la serratura che la chiave erano in legno (materiale suscettibile di attacchi esterni di forza bruta) e la chiave stessa era molto ingombrante e pesante.

L’evoluzione successiva delle chiavi si deve agli antichi Romani, i cui ingegneri e inventori migliorarono notevolmente il design delle serrature egiziane in legno, utilizzando metalli come il ferro e il bronzo per creare serrature molto più resistenti e piccole, realizzando chiavi abbastanza leggere da poter essere trasportate.
Nel XV e XVI secolo, l’invenzione e l’introduzione delle protezioni nelle serrature. Nonostante in tutto il mondo le chiavi venivano gradualmente sviluppate, il design veniva generalmente lavorato per rappresentare varie forme di importanza, una delle quali era la religione. Molte chiavi erano disegnate con la croce e le stelle, a indicare che il potere della religione dominante avrebbe contribuito alla sicurezza.

Nel corso dei secoli, sia le serrature che le chiavi che le aprono hanno subito molti cambiamenti. Uno di questi è avvenuto durante la Prima e la Seconda Guerra Mondiale ad opera dei tedeschi con la chiave Bode Panzer. I nazisti svilupparono una serratura che incorporava caratteristiche molto sofisticate. Ogni sfaccettatura incorporata nella punta della chiave agiva su un corrispondente componente mobile all’interno della cassa della serratura. La serratura stessa era persino montata all’interno di un involucro a prova di esplosione. Devi duplicare una chiave? Speriamo non una di quest’ultime.
Andando avanti negli anni, una piccola curiosità sulla diffusione delle chiavi nella quotidianità di tutti. Con la comparsa delle automobili, nel 1905 nacque un’organizzazione chiamata Automobile Association (AA). L’associazione installò piccoli armadietti, normalmente presenti nelle hall degli alberghi, che contenevano uno specchio, un pettine, una spazzola e una mappa. Inizialmente, le piccole chiavi decorative venivano consegnate solo al personale dell’AA, ma nel 1926 furono consegnate a tutti i membri dell’AA.

A metà del 1800, Linus Yale introduce le moderne “chiavi piatte” al pubblico per la prima volta. Utilizzando la serratura a tamburo, un modo molto più sofisticato di regolare i perni, queste chiavi piatte ebbero un successo immediato in tutto il mondo. Erano facili da produrre e, grazie all’invenzione della duplicazione delle chiavi, da replicare in grandi quantità, rendendole più economiche.

Oggi, la maggior parte delle serrature nel mondo utilizza chiavi piatte. Ogni chiave del vostro portachiavi potrebbe raccontare la sua storia personale. Devi duplicare una chiave? Contatta Sicurmil:
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